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Superiorità Morale dell’Occidente: Favole, Contraddizioni e la Verità Nascosta

DISTOPIC CITY

Introduzione: Il Momento della Lampadina

Stavo sbirciando su internet, in cerca di ispirazione per un nuovo articolo del mio blog, quando mi imbatto nella pagina di Weltanschauung Italia su Facebook. Tra un post e l’altro, ecco che mi salta all’occhio un articolo sull’Occidente e la sua “superiorità morale”. Boom. Un po’ come nei fumetti: lampadina accesa sopra la testa, un colpo di genio. Di cosa parla questo articolo? Del mito, anzi, della farsa della superiorità morale dell’Occidente, quel bellissimo racconto di cui continuiamo a convincerci, nonostante la realtà – se guardata bene – urli esattamente il contrario.


1. Sanità e Istruzione: Modelli di Superiorità o Catastrofi Mascherate?

In Occidente amiamo raccontarci che i nostri sistemi di sanità e istruzione sono il fiore all’occhiello della civiltà. Ospedali, scuole, università prestigiose: il massimo della perfezione. Eppure, nei Paesi “superiori”, la sanità pubblica è in ginocchio, e le università si trasformano in trappole di debiti. Gli Stati Uniti, grandi paladini della democrazia, hanno milioni di persone senza assicurazione sanitaria: letteralmente, se non hai i soldi, la salute non è un diritto, è un lusso. Quindi, qual è la superiorità? Essere superiori vuol dire morire di povertà perché non puoi permetterti un’operazione?


Parliamo dell’istruzione, il nostro grande “valore occidentale”. Istruzione gratuita, o almeno così si dice. Ma per chi? Nel mondo reale, l’università costa una fortuna, e chi riesce a laurearsi spesso scappa all’estero, perché nel Paese d’origine non c’è lavoro. Bell’esempio di superiorità: formiamo i cervelli e poi li spediamo all’estero, felici di aver investito in menti che arricchiranno qualcun altro. La chiamano fuga di cervelli, ma è solo un’altra faccia del fallimento.


2. Problemi Sociali: Un’Occidente Spaccato a Metà

Guardiamo la società occidentale: ci piace definirla avanzata, giusta, inclusiva. Ma è proprio così? I nostri Paesi sono sempre più spaccati: disuguaglianze che esplodono, classi sociali sempre più distanti, povertà nascosta sotto il tappeto per mantenere la facciata. Ogni anno, nuovi poveri, mentre i ricchi si arricchiscono sempre di più. E in tutto questo si infiltra il populismo, che con la sua retorica infiamma i cuori delusi, incattiviti, dimenticati. Alla faccia della superiorità.


La nostra presunta civiltà è diventata un ring dove si combatte per il diritto di sopravvivere. Disoccupazione, precariato, giovani che restano bloccati in lavori temporanei e malpagati. Siamo noi, i superiori. Quelli che si riempiono la bocca di “diritti umani” mentre le periferie delle nostre città affondano nel degrado e nel disagio sociale. Più che superiori, sembriamo solo incapaci di governare il mostro che noi stessi abbiamo creato.


3. Neocolonialismo e Muri: Moderni Salvatori o Vecchi Sfruttatori?

Ah, il neocolonialismo. L’Occidente si vanta di aver superato la sua fase coloniale. Ma è davvero così? Continuiamo a sfruttare le risorse di Paesi più poveri, anzi, impoveriti proprio da noi, saccheggiati economicamente e trasformati in fornitori permanenti di materie prime a basso costo. Risorse che arricchiscono le nostre multinazionali e lasciano a bocca asciutta chi, in quei Paesi, ci vive. Ma tranquilli, noi siamo i buoni: stiamo solo “aiutando” questi Paesi ad entrare nell’economia globale. Superiorità o puro parassitismo?


E nel frattempo, erigiamo muri. Abbiamo paura di chi fugge dalla miseria, di chi tenta di sopravvivere a guerre e carestie. Guerre e carestie che, guarda caso, spesso nascono proprio dall’ingerenza occidentale. Li abbiamo depredati e ora abbiamo pure il coraggio di chiudere le porte. L’Occidente, il grande protettore dei diritti umani, che costruisce muri per tenere fuori chi non considera alla propria altezza. Questi muri non sono solo fisici, sono soprattutto mentali. Sono barriere erette dalla presunzione di chi si ritiene “superiore” e non vuole sporcarsi le mani con la realtà.


4. Populismo: Il Virus della Superiorità che Corrode dall’Interno

Parliamo di superiorità morale mentre il populismo divora l’Occidente da dentro. Politici che cavalcano le paure della gente, promettendo soluzioni rapide e scaricando la colpa sempre sugli altri, sugli stranieri, su chiunque capiti a tiro. Siamo una civiltà superiore, dicono, eppure ci lasciamo manipolare con la stessa retorica che un secolo fa faceva marciare le masse verso il disastro.


Invece di affrontare le radici dei problemi – disoccupazione, disuguaglianza, ingiustizia – preferiamo dare la colpa a chi è più facile da odiare. E ci raccontiamo di essere civilizzati, avanzati, superiori. Forse più che superiori siamo solo ingenui, incapaci di vedere che il populismo sta sbriciolando la nostra stessa civiltà.


5. La Grande Ipocrisia Occidentale: La Superiorità è Solo una Scusa

Guardiamo in faccia la realtà: la presunta “superiorità morale” dell’Occidente non è altro che un bel paravento. Ci fa sentire migliori, ci dà una scusa per guardare gli altri dall’alto in basso. Ma questa “superiorità” non è altro che un racconto di comodo, che nasconde le nostre contraddizioni e il fallimento dei nostri sistemi. La nostra sanità è per pochi, la nostra istruzione è una trappola di debiti, il nostro lavoro è precario, e le nostre politiche sociali affondano nel degrado. Eppure abbiamo il coraggio di parlare di “superiorità”.


Siamo così superiori che chiudiamo le frontiere a chi cerca una vita migliore, mentre continuiamo a depredare i loro Paesi. Così superiori che trasformiamo i problemi sociali in una gara di insulti e promesse vuote. Così superiori che sfruttiamo chiunque ci sia utile, senza scrupoli, e poi ci stupiamo se veniamo accusati di neocolonialismo. Più che superiori, siamo paradossali.


Conclusione: La Favola è Finita, l’Occidente non è Superiore a Nessuno

Alla fine, forse è ora di smettere di credere alla favola della “superiorità morale”. Non siamo migliori, non siamo salvatori, non siamo più giusti o etici di nessun altro. Abbiamo le nostre colpe, i nostri disastri e le nostre ipocrisie. Ci arroghiamo il diritto di erigerci a giudici del mondo, ma forse, se c’è un giudizio finale, siamo i primi a fallire il test.


L’Occidente non è altro che una civiltà come le altre, con pregi e difetti, errori e illusioni. E forse, l’unica “superiorità” che ci resta è quella dell’arroganza. Arroganza di credere che la nostra morale debba valere per tutti. Arroganza di pensare che, solo perché siamo riusciti a raccontare una bella favola, il resto del mondo debba piegarsi alla nostra visione.

 

© Max Ramponi, 2024 | Tutti i diritti riservati.

 

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