L’Europa Ha Perso: Tre Anni di Guerra, Soldi Buttati, Zero Risultati
- Max RAMPONI
- 21 feb
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 22 feb

L’Europa ha perso.
Tre anni di guerra, miliardi bruciati, un’inflazione da incubo, industrie in ginocchio e, alla fine, la tanto agognata vittoria non è mai arrivata. No, l’Europa non solo ha perso, ma ha pure fatto la figura dello studente impreparato che si presenta all’esame sperando nella benevolenza del professore.
Peccato che il professore sia Vladimir Putin, e che lui di compassione ne abbia meno di uno squalo in un banco di sardine.
La strategia europea era apparentemente geniale: strangolare economicamente la Russia, isolare Mosca dal sistema finanziario globale e ridurre il Cremlino a un cumulo di macerie economiche. Il risultato? L’Europa si è auto-colpita con una mazza da baseball. Mentre Bruxelles impacchettava sanzioni a ritmi industriali, Putin le leggeva con la stessa preoccupazione con cui noi leggiamo le istruzioni per montare un mobile IKEA.
L’Europa ha finito per auto-boicottarsi con una crisi energetica degna di un’apocalisse economica. Le bollette elettriche sono diventate un oggetto di culto su eBay, le fabbriche hanno chiuso come se fosse una moda stagionale, e la Russia? Tranquilla, ha continuato a vendere il suo gas a Cina e India, a prezzi gonfiati, con una risata sorniona stampata in faccia.
Quanto è costata la guerra all’Europa? Facile: abbastanza da poter comprare Marte e iniziare una colonia. Miliardi di euro sono stati riversati in Ucraina, con l’illusione che bastasse lanciare qualche missile e due taniche di benzina per fermare la macchina bellica russa. Spoiler: non ha funzionato. Le armi promesse sono arrivate con la puntualità di un treno italiano, i carri armati mandati a Kiev si sono rivelati ferraglia utile giusto per fare da bersaglio ai droni russi, e l’Ucraina, poveretta, ha finito per essere usata come carne da macello in una guerra che nessuno voleva veramente combattere. Il denaro che poteva servire per sanare i debiti interni è stato speso per una guerra senza fine, mentre in Europa la gente si è ritrovata a scegliere tra pagare il mutuo o la bolletta del gas.
E poi arriva la mazzata finale: gli Stati Uniti si sono stufati.
All’inizio Biden sembrava entusiasta di "aiutare la democrazia", ma poi l’opinione pubblica americana ha iniziato a chiedere perché mai miliardi di dollari dovessero finire in Ucraina mentre negli USA i senzatetto proliferavano come funghi dopo la pioggia. E così, con un’alzata di spalle, l’America ha iniziato a defilarsi, lasciando l’Europa a gestire da sola un disastro di proporzioni bibliche. L’UE, nel frattempo, si è dimostrata esattamente per quello che è: una gigantesca macchina burocratica incapace di prendere una decisione coerente. I leader europei hanno continuato a riunirsi, discutere, dibattere e... nulla.
Mentre Putin rafforzava le sue posizioni, i vertici europei si concentravano su come scrivere comunicati stampa rassicuranti.
Putin ha giocato la partita con una calma glaciale.
Ha lasciato che l’Occidente si logorasse, ha aspettato che i soldi finissero, che la pazienza scemasse e che gli equilibri interni degli alleati si sgretolassero.
Il risultato? Una Russia più forte, con nuove alleanze strategiche con Cina, India e Medio Oriente, mentre l’Europa si leccava le ferite, incapace di spiegare ai suoi cittadini perché avessero speso miliardi per niente. D’altro canto, l’Ucraina ha pagato il prezzo più alto: decine di migliaia di morti, città rase al suolo e un futuro che sembra sempre più buio. Tutto mentre in Europa si discute ancora se sia il caso di mandare altre armi o se sia meglio continuare a sperare in una soluzione diplomatica.
Questa guerra doveva essere il grande momento dell’Europa, la prova della sua forza, della sua coesione e del suo peso geopolitico. E invece si è trasformata nell’ennesima dimostrazione che il Vecchio Continente è solo un museo a cielo aperto con governi in crisi e istituzioni paralizzate dalla burocrazia.
Nel frattempo, il mondo ha preso nota.
Nessuno prende più l’Europa sul serio.
Gli Stati Uniti si concentrano su se stessi, la Cina fa affari con Mosca e il Medio Oriente se la ride sotto i baffi. Insomma, Putin ha vinto, l’Europa ha perso e la storia ha appena voltato pagina.
Peccato che dalle nostre parti non se ne siano ancora accorti.
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