Privacy Policy Cookie Policy
top of page

La Prima Volta che Ascoltai Shine On You Crazy Diamond: Un Viaggio nei Suoni dei Pink Floyd

COPERTINA WISH YOU WERE HERE

In casa dei miei genitori, tra i vinili ben custoditi, c'era un album che avrebbe segnato profondamente la mia percezione della musica: Wish You Were Here dei Pink Floyd. Era la fine degli anni '80, e nel nostro salotto, con il giradischi spartano degli anni '70, ho scoperto per la prima volta Shine On You Crazy Diamond. Il giradischi era essenziale: una piastra con un coperchio in plastica trasparente e due diffusori appesi alle pareti, con i cavi ben nascosti dietro le tende bianche del salone. Niente telecomando, ogni variazione di volume richiedeva di alzarsi in piedi. L'atmosfera era intima, quasi rituale, come se ascoltare musica fosse un evento a sé. Ed è stato proprio in quel contesto che ho trovato l'album dei Pink Floyd, nascosto tra i dischi di Fausto Papetti, noti per le copertine con le donne svestite.


Scoprire il Sound di Shine On You Crazy Diamond

In quegli anni, conoscevo i Pink Floyd solo per Another Brick in the Wall, una canzone che avevo sentito senza sosta durante un'estate a Lignano Sabbiadoro, quando le radio non facevano altro che trasmetterla. Ma quel pomeriggio, mentre facevo i compiti alla grande tavola rotonda del salone, ho deciso di mettere su il disco e dare una chance a questo brano misterioso. La mia sorella minore era in cucina, persa tra i cartoni animati su Bim Bum Bam, e io mi sono immerso in quelle note.

Le prime note di Shine On You Crazy Diamond hanno riempito la stanza, delicate e ipnotiche. Era come se David Gilmour, Richard Wright, e Roger Waters stessero cercando di trasportarmi in un'altra dimensione. Una dimensione fatta di suoni avvolgenti, di atmosfere rarefatte, dove ogni strumento aveva una voce propria. La chitarra di Gilmour sembrava quasi parlare, un lamento distante che si univa alle tastiere, creando un suono che sembrava provenire dal futuro.


Il Significato di Shine On You Crazy Diamond: Tributo a Syd Barrett

Shine On You Crazy Diamond non è solo una canzone, ma un viaggio nell'anima dei Pink Floyd, un omaggio a Syd Barrett, il loro fondatore e primo visionario. Syd era un diamante che brillava di una luce troppo intensa, fino a consumarsi nella propria follia. Il titolo stesso è una dedica: "Shine On", continua a brillare, anche se lontano, anche se perso tra le stelle. E ogni nota, ogni pausa del brano sembra sospirare il suo nome, come un ricordo che non vuole svanire.

La lunga introduzione strumentale ti avvolge come un abbraccio, e quando la voce di Waters entra in scena, è come un sussurro che ti porta indietro nel tempo. Le parole "Remember when you were young, you shone like the sun..." risuonano come un'eco, come una malinconica riflessione sulla giovinezza, sulla creatività perduta, su ciò che resta di chi ha lasciato un segno indelebile. La malinconia si fonde con una speranza quasi struggente, un messaggio di amore e di perdita che ancora oggi tocca chiunque lo ascolti.


Il Suono di un'Epoca: Wish You Were Here e la Magia del Vinile

L'album Wish You Were Here è un capolavoro senza tempo, un simbolo della musica progressive e psichedelica degli anni '70. È un'opera che va ascoltata dall'inizio alla fine, senza interruzioni, come si leggerebbe un libro. Ogni traccia racconta una parte della storia dei Pink Floyd, dalle riflessioni amare su un'industria musicale spietata al ricordo di un amico perduto.


Ascoltare Shine On You Crazy Diamond in vinile è un'esperienza unica. La puntina che scivola sul disco, il leggero fruscio dei solchi, il suono caldo e avvolgente che riempie la stanza: è come tornare indietro nel tempo, a un'epoca in cui la musica era vissuta intensamente, senza la frenesia di oggi. Non c'erano playlist o skip: ogni brano andava ascoltato fino alla fine, ogni lato del vinile andava girato con cura.


La Prima Volta e l'Emozione di Scoprire un Capolavoro

Quella prima volta che ho ascoltato Shine On You Crazy Diamond è stata un’esperienza indimenticabile. Mi ha insegnato che la musica può essere un viaggio, un ponte tra passato e presente, tra ciò che siamo stati e ciò che saremo. È la magia dei Pink Floyd: la capacità di creare un sound che trascende il tempo, che continua a risuonare anche decenni dopo.


Oggi, ogni volta che ascolto quella traccia, mi sembra di tornare a quel pomeriggio alla fine degli anni '80, seduto alla tavola rotonda, con mia sorella che guarda i cartoni in cucina. E sento di nuovo quella stessa emozione, quella sensazione di scoperta, di stupore di fronte a un suono che sembrava venire dal futuro, e che invece raccontava storie senza tempo.

 

© Max Ramponi, 2024 | Tutti i diritti riservati.

 
Didascalia per la foto:

"Copertina dell'album Wish You Were Here dei Pink Floyd (1975), © Pink Floyd Music Ltd. Immagine utilizzata a scopo illustrativo e non commerciale per accompagnare una recensione e un'analisi del contenuto musicale dell'album. Fonte: Wikipedia (Link all'immagine originale)."

Nota nell'articolo o nel footer:

"Nota: L'immagine della copertina dell'album Wish You Were Here è inclusa in questo articolo ai fini di critica e recensione, in conformità con i criteri di utilizzo delle immagini non libere di Wikipedia.

Tutti i diritti sono riservati ai rispettivi proprietari. Fonte immagine: Wikipedia, utilizzata secondo le disposizioni del fair use."

Credits/Disclaimer nel footer del sito:

"Le immagini delle copertine degli album presenti su questo blog sono di proprietà dei rispettivi detentori dei diritti d'autore e vengono utilizzate esclusivamente per fini critici e di recensione, senza scopo commerciale. Qualsiasi richiesta di rimozione di contenuti protetti verrà gestita tempestivamente."

Comments

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating

Questo sito non è una testata giornalistica, non ha carattere periodico e non può essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Eventuali foto non realizzate dall’autore sono state reperite online, facendo sempre attenzione a utilizzare immagini con licenza Creative Commons, e la fonte è stata citata come da prassi. L’autore non è responsabile dei commenti dei lettori, inclusi quelli anonimi. Verranno eliminati i commenti offensivi, razzisti, spam o lesivi dell'immagine di terzi. Si precisa che i contenuti dei link esterni possono variare nel tempo.

Salvo indicazioni contrarie, i contenuti di questo blog sono distribuiti sotto la licenza Creative Commons BY-NC-SA 4.0.

Questo sito web è stato creato con Wix.com  |  © 2024 MaxRamponi.it (Tutti i diritti riservati)

bottom of page