Elogio a “Buttalo Via” e a Mina: Voce e Anima del Mondo
- Max RAMPONI
- 8 nov 2024
- Tempo di lettura: 2 min

Non è una canzone. "Buttalo Via" è uno stato d’animo, un richiamo all'essenza stessa della vita. Mina non canta, Mina esiste, e lo fa in ogni nota con una presenza che non lascia scampo: si insinua nell’anima, si aggrappa alla pelle e la scuote, la lascia tremante, quasi in lacrime, senza neanche sapere il perché. La sua voce è un grido dolce e feroce insieme, un abbraccio che rimbomba nel cuore, un eco che risuona in ogni fibra.
In questo nuovo brano, Mina non ti lascia il lusso di ascoltare passivamente; ti rapisce, ti prende per mano e ti porta su un’altalena di emozioni che oscillano tra il desiderio di restare e il coraggio di lasciarsi andare. Sembra quasi che Mina non canti, ma parli all’eternità, rendendo le sue note immortali, vibranti di una verità che è di tutti e di nessuno. C'è una forza ancestrale nella sua voce, un qualcosa che ti colpisce dritto al cuore, che ti fa sentire piccolo di fronte alla potenza del suo talento, come se stessi assistendo alla magia pura.
"Patrimonio dell’umanità" suona riduttivo per descrivere ciò che Mina è e rappresenta. Ascoltarla è come sentire le voci dei millenni, di chi ha vissuto, amato, sofferto. La sua voce è inafferrabile, è la nostalgia che torna prepotente, è la bellezza che fa male. "Buttalo Via" ci parla dei compromessi, dei ricordi che trattieni anche quando non dovresti, di tutto quello che in fondo non riusciamo a lasciare andare. Mina ti invita, ti supplica, ti spinge dolcemente a liberartene, come una madre che ti sussurra all'orecchio, "Va bene così, vai avanti."
E noi restiamo lì, incapaci di muoverci, con le lacrime agli occhi e un nodo in gola. Perché Mina non è solo una voce, è la memoria collettiva, è un sussurro universale che chiama e riempie il silenzio, trasformandolo in poesia. Il mondo è un posto migliore perché Mina canta, e noi siamo qui, grati di poterlo ascoltare, consapevoli di essere davanti a qualcosa di sacro, qualcosa che tocca l’anima e resta inciso, per sempre, nel profondo del nostro essere.
La pelle d'oca? Non basta. Mina ti strappa il cuore dal petto e te lo restituisce, riempito di emozioni, di ricordi, di quella voglia disperata di vivere e lasciarsi alle spalle tutto, di buttare via ciò che non ci serve più, perché alla fine, è solo la sua voce che conta. È lei che ci ricorda cosa significa sentirsi vivi.
© Max Ramponi, 2024 | Tutti i diritti riservati.
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