Chi è Fontanesi, l’Oscuro Artefice della Foto Simbolo del Rientro dalle Vacanze
- Max RAMPONI
- 1 set 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 25 set 2024

C'è qualcosa di stranamente affascinante e vagamente inquietante nell'ultimo lavoro di Fontanesi, quell’artista che nessuno sembra conoscere davvero, ma che tutti seguono. Con la testa ancora persa tra le onde del mare e il corpo che striscia verso l’ufficio come un’ombra condannata al ritorno alla realtà, il suo nuovo collage è diventato la foto simbolo del rientro dalle vacanze di quest’anno. È come se ci guardassimo nello specchio più distorto e onesto che esista, un riflesso di quella sensazione amara che tutti proviamo alla fine dell’estate.
Utilizzando il tool Layout di Instagram, Fontanesi si è trasformato in una sorta di alchimista digitale, scomponendo e ricomponendo la realtà con un tocco che è tanto assurdo quanto familiare. Due scatti sovrapposti – uno sopra, uno sotto – che insieme creano mondi nuovi e, a volte, spaventosi nella loro plausibilità. Non è solo un gioco di immagini, è la rappresentazione visiva di quel limbo esistenziale in cui ci troviamo, sospesi tra il desiderio di fuga e la necessità di affrontare la routine quotidiana.
Con 171 mila seguaci, Fontanesi ha rapidamente conquistato l’Olimpo di Instagram, non come un dio benigno, ma come un trickster, un ingannatore che manipola le nostre percezioni. Il suo stile a collage, ora sempre più emulato, è diventato una tendenza, e non è un’esagerazione dire che il nome Fontanesi è ormai sinonimo di questo tipo di arte. Così, in un gioco di tag e menzioni, gli utenti continuano a ricalcare la sua "pratica fontanesiana", come l’ha definita Artribune qualche anno fa.
Ma chi è realmente Fontanesi? Qui è dove le cose si fanno più intriganti. Nessuno sembra conoscere la vera identità dietro l'account. Potrebbe essere una singola persona, un'anima tormentata che si nasconde dietro l’anonimato, oppure un collettivo di artisti che si celano nell’ombra, orchestrando insieme questo teatro visivo. Quello che sappiamo è che Fontanesi continua a crescere, come un’eco nelle caverne di Instagram, amplificando il suo impatto e forse, solo forse, influenzando il modo in cui tutti noi percepiamo e utilizziamo il tool Layout nelle nostre stories.
E così, mentre ci immergiamo nelle sue creazioni, non possiamo fare a meno di sentirci un po' disorientati, un po' persi, come se stessimo scrutando in un abisso di pixel dove la realtà e l’immaginazione si fondono. L’aspetto gotico di Fontanesi non è solo nelle sue immagini, ma nel mistero stesso che lo avvolge. E in questo mondo digitale dove tutto sembra così immediatamente accessibile, forse è proprio questa sua oscurità che ci affascina e ci tiene incollati, aspettando il prossimo collage, il prossimo frammento di una realtà che non sappiamo più se è nostra o sua.
Quindi, se ancora non seguite Fontanesi, forse è giunto il momento di farlo. Non tanto per cercare di capire chi o cosa sia, ma per lasciarvi avvolgere da quell’ombra sottile che aleggia su ogni sua creazione. Un’ombra che, come un incantesimo, vi terrà lì, a scorrere il feed, sempre in cerca di quella prossima immagine che sfiderà ancora una volta la vostra percezione del mondo.
© Max Ramponi 2024 - Riproduzione Riservata
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