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Auto Elettriche: Salveranno Davvero il Pianeta o Sono Solo un Bluff Green?

Aggiornamento: 2 nov 2024

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Introduzione

Le auto elettriche sono il “salvatore” che l’Unione Europea ha scelto per combattere l’inquinamento: a partire dal 2035, in Europa sarà vietato vendere nuove auto a combustione. L’obiettivo? Ridurre le emissioni e puntare a un continente “carbon-free”. Ma c’è qualcosa che non quadra. Come può un piccolo continente, da solo, trasformare un intero sistema di trasporto senza impattare su economie, risorse e infrastrutture? E mentre il resto del mondo brucia benzina e diesel a pieno regime, l’Europa può davvero fare la differenza? Senza contare che produrre un’auto elettrica non è affatto “pulito”: le batterie al litio e i processi di estrazione dei metalli usati per queste auto fanno sorgere domande su quanto sia veramente sostenibile la scelta di un veicolo a zero emissioni dirette. E poi, come la mettiamo con l’autonomia limitata, i prezzi astronomici, i tempi di ricarica eterni e la carenza di stazioni di rifornimento?

 

Capitolo 1: La Svolta del 2035 – Una Data per il Futuro o per il Disastro?


L'Obiettivo Ambizioso dell'Unione Europea

L’Europa si è impegnata ad eliminare i motori a combustione interna per veicoli nuovi entro il 2035, puntando a una flotta completamente elettrica per il 2050. La decisione rientra nel pacchetto “Fit for 55”, un piano che mira a ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030. Sembra l’inizio di una nuova era, ma se guardiamo i numeri, il continente europeo è responsabile solo di una piccola percentuale delle emissioni globali. Per fare un confronto, paesi come la Cina e gli Stati Uniti sono molto più “pesanti” in termini di impatto ambientale.


Ma Chi Sta Giocando Sporco?

È chiaro che l’Europa vuole essere un modello di sostenibilità, ma siamo sicuri che sia la strada giusta? Negli Stati Uniti il presidente Biden ha annunciato piani simili per ridurre le emissioni, ma senza proibire i motori a combustione in modo così drastico. La Cina, sebbene sia all’avanguardia nella produzione di auto elettriche, continua a investire nel carbone. In questo scenario, l’Europa sembra voler combattere una guerra contro il cambiamento climatico da sola, mentre il resto del mondo procede a pieno regime con le fonti tradizionali.


Auto Elettriche in un’Europa (ancora) Non Elettrica

La mossa della Commissione Europea obbliga i produttori a una riconversione costosa e drastica. E se il mercato non fosse pronto? Senza una rete adeguata di stazioni di ricarica, senza una politica chiara per la produzione e lo smaltimento delle batterie e con costi che vanno alle stelle, l’obiettivo del 2035 potrebbe trasformarsi in un boomerang per l’Europa.

 

Capitolo 2: Auto Elettriche e Emissioni Nascoste – Davvero Sono “Zero Emissioni”?


Batterie agli Ioni di Litio: Energia Verde o Solo un Altro Problema?

Le auto elettriche sono spesso considerate “green” perché non emettono CO2 durante la guida. Ma il processo di produzione delle batterie è tutt’altro che pulito. Il litio, il cobalto e il nickel, materiali fondamentali per le batterie agli ioni di litio, sono estratti tramite processi altamente inquinanti. La produzione di una singola batteria emette CO2 quanto un veicolo a benzina che percorre 50.000 chilometri.

Inoltre, le risorse necessarie sono limitate e derivano spesso da aree politicamente instabili. Il Congo, per esempio, produce oltre il 70% del cobalto mondiale, con condizioni di lavoro spesso disumane.


La Rete Elettrica: Davvero Siamo Pronti per il Carico?

Passare a un sistema di auto elettriche implica un maggiore consumo di energia elettrica. E, se consideriamo che ancora una parte importante dell’energia europea deriva dal carbone, le emissioni indirette non diminuiscono affatto. Questo problema si amplifica in Paesi come la Polonia e la Germania, che sono ancora pesantemente dipendenti dal carbone.

 

Capitolo 3: Gli Inconvenienti dell’Auto Elettrica: Costo, Autonomia e Infrastrutture


Un Prezzo da Capogiro

Le auto elettriche sono mediamente più costose dei veicoli a combustione, con un incremento del 20-30%. Anche se il costo delle batterie è sceso negli ultimi anni, i prezzi restano elevati, il che rende difficile per le famiglie medie europee passare a un’auto elettrica. In paesi come l’Italia, dove gli incentivi sono scarsi e i salari medio-bassi, è quasi impossibile permettersi una Tesla, per esempio.


Autonomia Limitata e Tempi di Ricarica Eterni

La maggior parte delle auto elettriche offre un’autonomia di circa 300-400 chilometri, che non è paragonabile ai veicoli a combustione tradizionali. E i tempi di ricarica non aiutano: anche con una colonnina ad alta potenza, una ricarica parziale richiede almeno 20-30 minuti, mentre la ricarica completa può impiegare ore. Immaginiamo cosa potrebbe significare tutto ciò durante un viaggio lungo, magari in autostrada: fermate continue, lunghe attese e l’incubo di trovare una colonnina libera.


La Scarsa Infrastruttura di Ricarica

L’Europa ha circa 350.000 colonnine di ricarica, ma per una diffusione di massa ne servirebbero milioni. Francia, Spagna e Italia sono ancora lontane dal raggiungere un livello di infrastruttura adeguato, e il rischio è che si crei una disparità tra zone urbane ben servite e zone rurali dove ricaricare un’auto elettrica diventa una missione impossibile. Questo si traduce in un costo che rischia di essere scaricato sulle spalle dei cittadini sotto forma di tasse.

 

Capitolo 4: Dipendenza dalla Cina e Rischio Geopolitico


La Corsa al Litio e al Cobalto

Con il boom delle auto elettriche, la domanda di metalli rari come il litio e il cobalto è in crescita esponenziale. Questo non solo crea un problema ecologico, ma pone anche questioni geopolitiche importanti. Attualmente, la Cina controlla gran parte della catena di fornitura di batterie elettriche e di componenti. Questo significa che, mentre l’Europa cerca di staccarsi dal petrolio, rischia di dipendere completamente dalla Cina per il litio e il cobalto.


Possibili Crisi delle Risorse

Con il rapido esaurimento delle risorse, il prezzo di questi materiali potrebbe salire vertiginosamente, creando crisi economiche. Anche se venissero trovate risorse alternative, i processi di estrazione sono lunghi e costosi. Ciò comporta rischi sia per l’industria automobilistica che per l’economia generale, che dipenderebbe da paesi esterni e soggetti a instabilità politica.

 

Capitolo 5: Auto Elettriche e Economia – Effetti Collaterali per l’Industria


L’Industria Automobilistica Europea tra Futuro e Crisi

La transizione all’elettrico è un duro colpo per l’industria automobilistica europea. Aziende come BMW, Volkswagen e Renault devono affrontare costi di riconversione altissimi. Inoltre, se il passaggio all’elettrico dovesse fallire, o se i consumatori non fossero pronti, queste aziende rischiano di trovarsi con magazzini pieni di auto invendute, o peggio, con strutture obsolete e una base di competenze non più attuale.


Il Rischio della Delocalizzazione

Il costo delle auto elettriche e le rigide regolamentazioni UE potrebbero spingere le case automobilistiche a trasferire la produzione fuori dall’Europa, in Paesi dove le leggi ambientali sono meno stringenti e la manodopera è più economica. Questo potrebbe avere ripercussioni gravi sul mercato del lavoro, riducendo l’occupazione e impoverendo interi settori.

 

Conclusione: Auto Elettriche – Una Soluzione o un Palliativo?

Alla luce di tutte queste considerazioni, le auto elettriche emergono come una soluzione incompleta, che offre una visione parziale della sostenibilità. In Europa, la transizione verso l’elettrico potrebbe comportare un costo molto elevato in termini economici, sociali e ambientali, mentre le emissioni globali continuano ad aumentare. L’UE punta a guidare una svolta verde, ma, in assenza di una strategia globale condivisa e con le attuali limitazioni tecnologiche e infrastrutturali, l’obiettivo rischia di essere solo un altro palliativo.


La vera domanda resta: l’Europa e il mondo sono pronti a sostenere una rivoluzione elettrica? O dovremmo, piuttosto, valutare soluzioni più diversificate e realistiche, che comprendano anche combustibili alternativi, innovazioni nei motori a combustione e l’uso di fonti rinnovabili per la produzione di elettricità? E, infine, l’auto elettrica è davvero un simbolo di progresso o solo un altro compromesso per continuare a consumare e a produrre senza un vero cambiamento?

 

© Max Ramponi, 2024 | Tutti i diritti riservati.

 
Fonti

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